Linee guida Procura di Pisa sulle intercettazioni.

Buonasera colleghi,

troverete nella sezione DOCUMENTI >DOCUMENTI le linee guida elaborate dalla Procura di Pisa relative all’applicazione delle nuove disposizioni in materia di intercettazioni di conversazioni e comunicazioni.

Un caro saluto e a presto per il direttivo,

il segretario Serena Caputo

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI PER LUNEDI’ 21.09 ore 15

Amici,
preso atto della situazione attuale  e raccolto l’invito di alcuni di voi, riteniamo urgente e necessario un confronto tra gli iscritti anche per aggiornarvi dell’attività del direttivo di queste prime settimane di settembre.
Approfittando del fatto che lunedì abbiamo già calendarizzato un evento formativo nello spazio aperto delle officine Garibaldi convochiamo l’assemblea degli iscritti per la fascia 15/17 immediatamente precedente a convegno che si terrà alle ore 17 con il seguente ordine del giorno:
1) emergenza sanitaria ed organizzazione delle udienze al tribunale di Pisa;
2) rilievi statistici a livello nazionale e locale: adempimenti UCPI;
3) posticipo del rinnovo della giunta nazionale e relazione su quanto emergerà al prossimo consiglio dei presidenti del 19.09;
4) scelta data per la votazione del rinnovo del direttivo.
5) attività e programmazione eventi per il prossimo mese.
6) pagamento quote annuali.
7)varie ed eventuali.
Vi aspettiamo tutti per approfondire le vs riflessioni già esplicitate in chat di persona.
Un caro saluto
Per il direttivo, il segretario Serena Caputo

Eventi formativi del 17.09.2020 e 21.09.2020.

Cari amici, vi invitiamo a partecipare agli importanti eventi di cui alle locandine allegate che si svolgeranno nello spazio aperto delle Officine Garibaldi, spazio idoneo a garantire il distanziamento e la sicurezza di tutti i partecipanti. Il primo evento, vede come protagonisti il collega Lorenzo Zilletti, responsabile del centro Marongiu UCPI, unitamente al nostro past president Antonio Cariello e ai presidenti della CP di Pisa, e Livorno ed ha come  titolo   “Il potere dei più buoni. Giustizia penale tra prassi e principi”: l’evento si terrà giovedì 17.09 alle ore 16 e sarà moderato  dal giornalista de Linkiesta Francesco Maselli.

Il secondo appuntamento si terrà in data 21.09 alle ore 17 e sarà dedicato alla nostra collega Ebru Timtik con il nostro Past president Ezio Menzione e la collega Vanina Zaru della Commissione Del CNF sui rapporti internazionali area mediterraneo.Vi aspettiamo dal vivo e numerosi! Gli eventi saranno entrambi accreditati dal nostro COA, saranno gratuiti per gli iscritti alla cp e sarà’ possibile, come sempre, iscriversi direttamente in loco sino ad esaurimento posti.Un abbraccio e a presto.

Per il direttivo il segretario, Serena Caputo

Manifestazione UCPI 11 settembre Roma per ricordare Ebru Timtik e chiedere la liberazione di tutti coloro (avvocati, magistrati, giornalisti, accademici, docenti) che sono ingiustamente detenuti nelle carceri turche).

Pubblichiamo il comunicato di adesione di UCPI – Osservatorio Avvocati Minacciati in vista della manifestazione del prossimo venerdì 11 settembre, a Roma, in Piazza Montecitorio, dalle ore 14.30.

Ebru Timtik è morta in difesa della giustizia, del diritto alla difesa e della dignità della professione forense, dopo 238 giorni di sciopero della fame mentre era detenuta. 

L’Avv. Aytac Unsal, come lei detenuto e condannato in appello in un processo svolto in violazione di ogni regola, dopo 213 giorni di sciopero della fame, dopo la morte di Ebru e dopo la mobilitazione internazionale dell’Avvocatura e dell’opinione pubblica, il 3 settembre è tornato in libertà, per decisione della Corte Suprema, che ha deciso la sua temporanea scarcerazione (e il divieto di lasciare il Paese) in attesa che le sue condizioni di salute migliorino, sulla base della perizia medico legale che già a fine luglio aveva definito le sue condizioni (come quelle di Ebru) incompatibili con la detenzione. Peraltro, la Corte Suprema non ha ancora sciolto la riserva nel merito per questo processo per il quale altri colleghi ad oggi continuano ad essere detenuti in carcere.

È davvero intollerabile, un affronto ai principi stessi dello stato di diritto, che molte avvocate ed avvocati siano ancora in carcere in Turchia, con accuse che si fondano sull’esercizio del diritto/dovere di difesa.

E’, a maggior ragione,  ancor più intollerabile che a detenuti in gravi condizioni fisiche perchè debilitati dallo sciopero della fame, come Aytac, e prima di lui Ebru Timtik, di 42 anni, İbrahim Gökçek, di 40 anni, Helin Bölek e Mustafa Koçak, di 28,per citare solo i morti del 2020, sia impedito l’accesso a cure mediche di fiducia e l’applicazione delle misure cautelari in una forma tale da garantire il loro diritto alla salute, al punto tale da determinarne la morte.

Il governo italiano, l’Unione europea ed il Consiglio d’Europa levino finalmente la voce per denunciare la responsabilità di Stato per queste morti, ed intraprendano ogni azione necessaria per garantire il diritto alla vita ed al giusto processo per Aytac e per tutti gli avvocati ed avvocate ancora ingiustamente detenute.

Venerdì 11 settembre alle ore 14 tutti-tutte a Roma, gli avvocati e le avvocate in toga, per ricordare Ebru e chiedere la liberazione di Aytac Unsal e di tutti i difensori, magistrati, parlamentari, giornalisti, accademici e docenti, detenuti ingiustamente nelle carceri turche.

Invitiamo tutti e tutte a partecipare agli eventi  che verranno organizzati dalle associazioni e dagli Ordini Forensi mobilitati anche a livello europeo e proponiamo per lunedì  28 settembre, in occasione del trigesimo dell’assassinio di Ebru,  una giornata di  mobilitazione in tutte le sedi giudiziarie

I penalisti italiani contro la irresponsabile paralisi della giustizia

La lettera del Presidente Gian Domenico Caiazza a tutti i Presidenti delle Camere penali territoriali italiane, per il rilancio delle iniziative dell’Unione per la piena ripresa delle attività giudiziarie, con la richiesta di monitoraggio in ogni singolo ufficio giudiziario dell’attività, e delle relative modalità, delle cancellerie e delle segreterie, e della celebrazione o meno delle udienze e delle eventuali motivazioni ed entità del rinvio delle stesse. In allegato la lettera.

Cara Presidente, Caro Presidente, le premesse della (formale) ripresa dell’attività giudiziaria sembrano replicare, se non peggiorare, quanto ci siamo appena lasciati alle spalle. Il sintomo più significativo è che si parli della ripresa di ogni possibile attività -scuola, discoteche, trasporti pubblici, alberghi, ristoranti- fuorché di quella giudiziaria. Ed anzi i segnali di aumento dei contagi (ma forse sarebbe più corretto dire: di aumentato numero dei contagi rilevati con tampone) preludono al peggio. Il Ministro della Giustizia tace, e dunque tempi, modi e numeri della ripresa sono letteralmente affidati, come fino ad oggi, all’arbitrio dei singoli uffici giudiziari, e soprattutto alle determinazioni dei sindacati del pubblico impiego. Non possiamo consentire che questo scempio accada, e che si confermi nella considerazione generale della pubblica opinione la marginalità del “servizio Giustizia”. Il Paese ha maturato una idea talmente ancillare rispetto alla Magistratura, una delega fiduciaria a tal punto incondizionata, da considerare il servizio giustizia questione sulla quale non vi è da discutere: se le cose vanno così, vorrà dire che così devono andare, e di più non si può pretendere. La Giunta dell’UCPI intende rilanciare fortemente la propria iniziativa sul tema della piena ripresa delle attività giudiziarie, le quali non possono e non devono sottrarsi alla doverosa presa d’atto della necessaria convivenza endemica con l’infezione che attende l’intera comunità sociale (mondiale!) almeno per il prossimo anno. Si adottino le più efficaci misure di precauzione sanitaria, che ormai ben conosciamo e che in realtà sono anche banali e poco dispendiose se rispettate con rigore, ma si riprenda senza più riserve ed indugi a pieno regime. Ti chiediamo dunque di monitorare con grande accuratezza ciò che accade nel Tuo Foro di appartenenza a partire da martedì 1° settembre. Ti invitiamo anzi a richiedere subito un incontro con i vertici degli Uffici Giudiziari del Tuo Foro per avere contezza dello stato dell’arte e delle prospettive di ripresa. Ti invitiamo a raccogliere dati con molta accuratezza, di verificare quali cancellerie e segreterie hanno ripreso, quali no ed in tale ultimo caso perché e con quali formali motivazioni. Ti invitiamo anche a monitorare se le udienze già fissate si celebrino regolarmente, e se rinviate con quali motivazioni e con quale entità di rinvio. La preghiera è di relazionarci già entro la sera di venerdì 4 settembre o al più tardi sabato 5 settembre, già tuttavia predisponendoTi, con il Tuo direttivo e con tutti gli iscritti che riterrete di coinvolgere, per analogo monitoraggio anche nella settimana successiva. Ti prego di considerare questa nostra iniziativa come assolutamente prioritaria, e meritevole del massimo impegno. Le 131 Camere Penali italiane sapranno raccontare alla pubblica opinione la verità e la straordinaria gravità di questo autentico scandalo che si sta consumando nel Paese: la deliberata, irresponsabile paralisi della giurisdizione. Con l’augurio di buon lavoro, Ti giungano i saluti più cordiali della Giunta e miei personali. 
Roma, 30 agosto 2020 

Gian Domenico Caiazza