Gestione dell’emergenza sanitaria negli uffici giudiziari, il disinteresse del Governo verso gli avvocati: la lettera al Ministro della Giustizia.
Perdura il disinteresse del Governo verso la pur evidente necessità della adozione di un provvedimento normativo che dia finalmente copertura legale al deposito a mezzo pec degli atti processuali (impugnazioni, memorie, istanze, documenti) da parte degli avvocati difensori. Una norma necessaria già a prescindere dalla emergenza sanitaria, per i benefici che essa comporterebbe. Si tratta di una grave disattenzione nei confronti degli avvocati che svolgono la essenziale funzione di rappresentanza e di concreto esercizio del diritto di difesa dei cittadini. Per il Governo la tutela della salute dei protagonisti della vita giudiziaria si concentra doverosamente sui pubblici dipendenti, ma non anche sugli avvocati, patrocinatori dei cittadini utenti della giustizia, trattati da un lato come fastidiosi intrusi che importunano il lavoro degli uffici, mettendo per di più a rischio -novelli untori- la salute dei padroni di casa, dall’altro esposti a rischi di contagio (evidentemente questi privi di rilevanza e di allarme sociale) perché costretti a file ed ore di attesa con relativi assembramenti solo per depositare gli atti. Questo spettacolo indecoroso può e deve essere in gran parte risolto adottando il Governo, con decreto-legge, un provvedimento normativo di copertura del deposito atti e della richiesta di copie la cui assoluta necessità ed urgenza non è più oltre rinviabile. La lettera dell’Unione al Ministro della Giustizia.
Ill. Signor Ministro della Giustizia
On.le Alfonso Bonafede
Signor Ministro,
abbiamo come tutti appreso da notizie di stampa del recente incontro che Ella ha avuto con i rappresentanti sindacali dei pubblici dipendenti del comparto Giustizia, nel corso del quale sarebbero state adottate o comunque concordate misure per organizzare e favorire lo smart working, nel caso di recrudescenza della epidemia Covid.
Ferma restando ogni valutazione circa un accordo del quale non conosciamo l’esatto contenuto, dobbiamo rappresentarLe il disappunto dei penalisti italiani per il perdurante disinteresse verso la pur evidente necessità della adozione di un provvedimento normativo che dia finalmente copertura legale al deposito a mezzo pec degli atti processuali (impugnazioni, memorie, istanze, documenti) da parte degli avvocati difensori.
Si tratta di una misura che tutti sentiremmo necessaria già a prescindere dalla emergenza sanitaria, per i benefici che essa comporterebbe, e che non mette conto nemmeno di dover illustrare attesa la loro ovvia evidenza. Ma il fatto che essa non venga adottata in tempi di pandemia dal Governo, con i caratteri della necessità ed urgenza che nessuno potrebbe seriamente confutare, appare a noi un segno inequivocabile di grave disattenzione nei confronti di chi, come noi avvocati, svolge la essenziale funzione di rappresentanza e di concreto esercizio del diritto di difesa dei cittadini.
Saremmo lieti di comprendere, Signor Ministro, per quale ragione la giusta attenzione alle esigenze di tutela della salute dei protagonisti della vita giudiziaria si concentri doverosamente sui pubblici dipendenti, ma non anche sugli avvocati, patrocinatori dei cittadini utenti della giustizia.
Assistiamo da mesi ad uno spettacolo quotidiano indecoroso, che mortifica la dignità stessa del nostro lavoro. Siamo per un verso, come è ovvio, costretti ad accedere alle cancellerie dei magistrati ed agli uffici giudiziari per depositare atti, prendere visione dei fascicoli, richiedere copie, interloquire con giudici e pubblici ministeri; ma al tempo stesso ci troviamo a farlo in una condizione inaccettabile, come fossimo fastidiosi intrusi che importunano il lavoro degli uffici, mettendo per di più a rischio -novelli untori- la salute dei padroni di casa.
Siamo costretti a districarci tra divieti, cancellerie chiuse senza spiegazioni, prenotazioni cervellotiche per l’accesso, file ed ore di attesa con relativi assembramenti, che ci espongono a rischi di contagio evidentemente -questi- privi di rilevanza e di allarme sociale.
Questo spettacolo -lo ripetiamo: indecoroso- può e deve essere in gran parte risolto adottando il Governo, con decreto-legge, un provvedimento normativo di copertura del deposito atti e della richiesta di copie la cui assoluta necessità ed urgenza non è più oltre rinviabile.
Chiediamo dunque di poterLa con urgenza incontrare per rappresentarLe, anche nel dettaglio, questa impellente esigenza della avvocatura penalistica italiana.
Confidando in un Suo cortese riscontro, cogliamo l’occasione per rivolgerLe i saluti più cordiali.
Roma, 19 ottobre 2020
Il Presidente
Avv. Gian Domenico Caiazza
Il Segretario
Avv. Eriberto Rosso
CENA ASSOCIATIVA DEL 30 OTTOBRE 2020.
Carissimi amici, come già preannunciato siamo finalmente riusciti ad organizzare una bella serata conviviale con la garanzia di poter stare in sicurezza: invitiamo pertanto tutti Voi a partecipare alla cena della nostra CP, organizzata dal circolo di Pappiana grazie all’associazione Prometeo Onlus, ai volontari e ai ragazzi (detenuti ed ex detenuti) impegnati nel percorso rieducativo.
La cena si terrà venerdì 30.10 p.v. dalle ore 20,00 alle ore 23 max presso il circolo Arci “90”, Via Lenin n. 96, San Giuliano Terme (PI), Pappiana: verranno serviti ricchi antipasti misti (affettati, panzanella, crostini misti etc..), due ricchi primi piatti, dolci, interamente realizzati dai volontari e dai detenuti, vino e acqua a volontà e caffè. Il costo della cena è di 25 euro che, tolte le spese vive, saranno interamente destinati alle opere di ristrutturazione della cascina di Caprona gestita dall’associazione: vi anticipiamo che la prometeo Onlus ed i nostri ragazzi stanno organizzando per noi tante meravigliose sorprese! Avremo musica e sfilata di moda.Vi chiediamo di prenotarvi sin da ora pagando anticipatamente il costo della cena entro il 25.10 ad un membro del direttivo (questo il cell. del segretario 333.2653717), in modo da consentire all’associazione di fare a spesa.Siamo certi che non vorrete mancare, vi assicuriamo che verranno adottate tutte le misure di sicurezza poiché gli spazi sono ampi e riservati solo a noi, nel numero max di 50 ps con tavoli separati.Sono ben accetti, amici parenti colleghi e chiunque vorrete coinvolgere per questa occasione di amicizia e solidarietà.Vi aspettiamo.PS. Chi non potesse partecipare potrà comunque dare il proprio contributo monetario a sostegno di questo progetto.
Per il direttivo, il segretario Serena Caputo
NUOVE DISPOSIZIONI ACCESSI AL TRIBUNALE DI PISA
Siamo lieti di comunicarvi che, come potrete leggere nel comunicato allegato, il Presidente del Tribunale di Pisa ha accolto le richieste avanzate dalla locale Camera Penale nella lettera aperta inviata alla Presidente di sezione Dott.a Dani.
La Camera Penale di Pisa
Lettera al Presidente di Sez. Dott.ssa Dani.
Carissimi amici,
A seguito della nostra assemblea abbiamo inviato alla Dott. Dani una comunicazione contenente ciò che è emerso dal nostro confronto chiedendo di intervenire su alcuni punti.vi inviamo, quindi il testo della comunicazione inviata il 23 settembre u.s. alla quale attendiamo risposta.
Come da accordi pregressi comunichiamo che stiamo predisponendo il calendario delle turnazioni per le udienze di smistamento e, con l’occasione, segnaliamo – facendo seguito alle richieste avanzate all’inizio delle cosiddette “fase due” e “fase tre” relative alla riapertura, Le indichiamo le problematiche che ci ha chiesto di anticipare a Lei e che sono emerse nel corso dell’assemblea degli iscritti dell’altro ieri:
1) Pisa è l’ unico Tribunale in cui non è prevista un’entrata indipendente per gli avvocati che dovrebbero passare con la semplice esibizione del tesserino. Ciò crea numerosi disagi perché i Colleghi devono rimanere in piedi tra un imputato e un testimone, una persona offesa e due coniugi in via di separazione con figli minori al seguito, tra operatori sociali e cittadini comuni i quali, prima di tutto, sono molto più numerosi di noi e poi sono soggetti al metal detector con notevole perdita di tempo (evitiamo di sottolineare che non è nemmeno decoroso per professionisti che partecipano all’amministrazione del giustizia). Il 16 e il 17 scorsi, in mancanza di un accordo per lo smistamento, c’era una coda di decine di persone che arrivava fino alla piazza. Intollerabile il fatto che i PM, togati e non, entrino tranquillamente senza controllo alcuno e che, di fronte alla lamentela di un Avvocato che dichiarava di doversi recare nel medesimo luogo e orario di uno di loro, le sia stato risposto “ma lui va a lavorare!”(sic!); ribadiamo la necessità – come da missive di giugno e di luglio, di avere accesso alle cancellerie senza appuntamento così come avviene orami dovunque. Chiediamo che vengano fissate fasce libere fasce su prenotazione significando che, pur essendo garantita l’urgenza, siamo costretti a spiegarne le ragioni giuridiche alla vigilanza privata, a operatori amministrativi e ad altre “barriere” umane.2) succede sempre più spesso che alcuni giudici arrivino oltre le 9,30, talvolta anche alle 10 vanificando la fissazione delle udienze ad horas. Comprendiamo benissimo che possano avere problemi di traffico, di distanza, di figli ecc…. Si chiede, in questi casi, che iu detti magistrati fissino la prima udienza alle 9,30 o alle 10 non essendo obbligatorio dichiarare l’inizio alle ore 9;3) il protocollo sulla gestione delle udienze, attualmente in vigore, deve essere rispettato nonostante l’emergenza: poiché, in una fascia oraria vengono fissati più procedimenti, è necessario trattare per primi quelli di mero rinvio o quelli che si concludono con patteggiamento: succede spesso che i Giudici comincino da quelli nei quali devono essere sentiti i testimoni (la scorsa settimana un processo con 6 testi, fissato nella medesima fascia oraria di altri che erano rinvii o smistamenti provenienti dal Gip), ha avuto la precedenza.4) molti Colleghi hanno lamentato che al centralino del Tribunale non risponde quasi mai nessuno, spesso si attiva un messaggio che dice “irraggiungibile” (evidentemente c’è un trasferimento di chiamata a un cellulare) e, quando rispondono, non sanno fornire le dovute indicazioni. La cosa è quanto mai inopportuna viste le limitazioni all’accesso.5) la pubblicazione delle “udienze di oggi” sul sito del tribunale dovrebbe riguardare tutte le udienze (alcune non ci sono mai state!) e avvenire con maggior anticipo considerando che, più che spesso, vengono modificati gli orari di chiamata dei processi costringendo gli avvocati ad attese che potevano essere evitate.Il punto 7) lo chiameremmo “in denegata ipotesi” nel senso che laddove non sia proprio possibile ipotizzare un ingresso libero per gli avvocati bisognerebbe informare la Task force deputata al controllo che abbiamo diritto di ingresso con qualche minuto di anticipo. E’ successo che hanno permesso l’ingresso ad una Collega con troppo ritardo e, quando è arrivata, il giudice l’aveva fatta sostituire…. “poco male!”, si potrebbe dire visto che era una dichiarazione di prescrizione ma, certamente, poteva essere qualcosa di più importante che avrebbe generato una situazione più spiacevole di quella verificatasi. Fiduciosi di ricevere riscontro, porgiamo Cordialità Il difettivo della Cp Pisa
Linee guida Procura di Pisa sulle intercettazioni.
Buonasera colleghi,
troverete nella sezione DOCUMENTI >DOCUMENTI le linee guida elaborate dalla Procura di Pisa relative all’applicazione delle nuove disposizioni in materia di intercettazioni di conversazioni e comunicazioni.
Un caro saluto e a presto per il direttivo,
il segretario Serena Caputo
CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI PER LUNEDI’ 21.09 ore 15
Amici,
preso atto della situazione attuale e raccolto l’invito di alcuni di voi, riteniamo urgente e necessario un confronto tra gli iscritti anche per aggiornarvi dell’attività del direttivo di queste prime settimane di settembre.
Approfittando del fatto che lunedì abbiamo già calendarizzato un evento formativo nello spazio aperto delle officine Garibaldi convochiamo l’assemblea degli iscritti per la fascia 15/17 immediatamente precedente a convegno che si terrà alle ore 17 con il seguente ordine del giorno:
1) emergenza sanitaria ed organizzazione delle udienze al tribunale di Pisa;
2) rilievi statistici a livello nazionale e locale: adempimenti UCPI;
3) posticipo del rinnovo della giunta nazionale e relazione su quanto emergerà al prossimo consiglio dei presidenti del 19.09;
4) scelta data per la votazione del rinnovo del direttivo.
5) attività e programmazione eventi per il prossimo mese.
6) pagamento quote annuali.
7)varie ed eventuali.
Vi aspettiamo tutti per approfondire le vs riflessioni già esplicitate in chat di persona.
Un caro saluto
Per il direttivo, il segretario Serena Caputo